La quantità di moneta M3 e i prestiti degli istituti finanziari (banche) possono fornire un interessante lettura sulla stabilità finanziaria, fornendo un utile indicatore macro per i mercati finanziari. Se si prende il rapporto aggregato delle due voci (M3/Loans) si ottiene un grafico illuminante: ogni repentina discesa del rapporto è corrisposta a situazioni storiche difficili a livello macro e finanziario per il nostro paese: nov 2000-nov 2007- feb 2021- set 2020. Ovviamente c’è un t0 che è il 2015 con le politiche non convenzionali espansive della Bce, precedute dai programmi post crisi subprime. Dal 2012 il trend è in salita costante, senza grandi strappi, la liquidità ha anestetizzato la volatilità che è però comparsa più determinata nell’ultimo periodo con episodi sporadici (2018-2020-2024), come una molla compressa da molto tempo pronta ad espandersi velocemente e intensamente. Attualmente la percentuale è al 65% e la trend line rialzista sembra tenere.

Nel caso europeo, il cui rapporto è al 116%, le discese (drawdown) più evidenti sono tre: bolla dot.com del 2000, Lehman + PIIGS del periodo 2008-2012, inflazione 2022. Quale informazione utile ci danno questi due grafici? Semplicemente forniscono un campanello di allarme macro, di stabilità minore e maggiore volatilità, ogni qual volta il rapporto scende nel tempo. Per ora sembra tutto tranquillo, ma è bene monitorare l’andamento in futuro, per non avere brutte sorprese!